lunedì 15 aprile 2013

Odhran, il folletto di Ottobre

Probabilmente Ottobre è il mio mese preferito. Le giornate si accorciano e, lasciati alle spalle i giorni di canicola estiva, ci si prepara a vivere i primi freddi che ancora lontani dall'essere rigidi sono comunque frizzanti ed entrano nella ossa, con le nebbie che alla mattina presto danno un aspetto un po' surreale alla campagna che si sveglia.


Verso la fine del mese - se le temperature sono scese particolarmente - si sente già nell'aria il profumo della legna che arde nei camini e dai comignoli s'intravedono uscire le scie di fumo. Tutti segni che l'inverno non tarderà molto ad arrivare.
I colori della natura diventano caldi, si ripongono canottiere e maglie a maniche corte e si cominciano ad indossare le maglie e le camicie a maniche lunghe, con un pullover sopra e dall'armadio rispuntano fuori anche le sciarpe leggere, per proteggere la gola dal vento pungente.
Ottobre è anche il mese di uno degli ortaggi prediletti, qui dalle mie parti, perché sì, lo ammetto, per noi ferraresi Ottobre fa rima con... zucca!

Quindi, questo folletto deve essere ferrarese al 100%. Si vede da come ha preso "possesso" dell'amata cucurbitacea.
Dalla faccia compiaciuta che ha, mi sa che si è anche già pappato un bel piatto di cappellacci di zucca al ragù, o un bel risotto di zucca. O forse ha rubato qualche fetta di zucca fritta dal cartoccio sulla credenza oppure qualche fiore di zucca fritto in pastella, casomai con l'acciughina dentro... va a sapere. 
Una cosa è certa, se non sta attento, piccolo e goloso com'è, nel ripieno di un cappellaccio, prima o poi, ci finisce anche lui. Odhran, la zucca e il fiore sono fatti interamente a mano, in pasta di mais colorata all'origine. Per creare le sfumature sul fiore ho usato un pigmento in polvere, spennellato "a secco" sui petali quando ancora la pasta di mais era umida.

Dimensioni: altezza 6 cm, larghezza 9 cm circa.
Per vedere le foto nelle dimensioni originali, cliccate sulle singole foto.




(non disponibile)

lunedì 8 aprile 2013

Nimue, il folletto di Novembre

E in Novembre, insieme al vino novello e alle castagne, si presenta anche il folletto Nimue. Voi siete lì che girate nel bosco, raccogliendo i ricci già caduti dagli alberi, e lui vi guarda con la sua aria furbetta per dirvi: "Prendi tutti quelli che vuoi, ma non questo, perché è casa mia".


Il folletto, le castagne , la base ed il riccio sono interamente fatti a mano e sono in pasta di mais colorata all'origine. 
Per fare il riccio ho realizzato prima due sfoglie con la pasta di mais color Bianco avorio e le ho fatte asciugare appoggiandole su due supporti semisferici (vabbè dai, non facciamo tanto i fanatici... erano due tazzine da caffè senza manici rovesciate :p) in modo che la pasta di mais prendesse la forma di due "calotte" .
Mentre aspettavo che le due calotte indurissero per bene (circa tre giorni), ho fatto gli aghetti di due diverse tonalità, i più scuri color cioccolato e i più chiari di colore Beige, per dare "movimento" al riccio.
Di un solo colore sarebbe risultato troppo simile alla testa del tizio biondo dei Cugini di Campagna -_-'.
Una volta finiti gli aghetti, ho ripreso in mano le due calotte precedentemente preparate e le ho ricoperte con un ulteriore sfoglia di pasta di mais, questa volta color Cioccolato, per creare la parte esterna del riccio.
A questo punto, armata di pennellino, colla e pinzette, ho applicato gli aghetti uno ad uno sulle calotte, dando precedenza a quelli più chiari e mescolando ad essi, di tanto in tanto, quelli più scuri. (La facevo facile, io, pensando che in un paio d'ore me la sarei sbrigata... Invece per fare tutte e due le parti del riccio, mi è partita una giornata intera! O_O).
Il riccio è stata la "prova del nove" per le mie diottrie, infatti se d'ora in avanti volete chiamarmi Cesira (come la moglie di Enrico la talpa di Lupo Alberto) ne avete facoltà ^_^'.
In confronto la realizzazione di Nimue e della castagne è stata una passeggiata di salute. Però mi sembra che stia bello comodo, nel suo riccio-rifugio.

Dimensioni: altezza 6 cm, larghezza 9 cm circa


(non disponibile)

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venerdì 5 aprile 2013

Aillin, il folletto di Agosto

Non so se anche nei vostri giardini, balconi, serre, orti stia succedendo la stessa cosa, ma da me, da qualche tempo a questa parte, spuntano strane creature. Piccoli folletti che si divertono a comparire dietro ad un fiore o una verdura, oppure su una pianta. Mi hanno detto di essere i folletti dei mesi.


Ovviamente, essendo un po' dispettosi, non si presentano in rigoroso ordine "stagionale", ma a casaccio. Per la serie, chi prima arriva meglio alloggia. 

Fortuna che essendo esserini minuscoli (stanno sul palmo della mano), mangiano poco e si accontentano di poco spazio.
Il primo ad arrivare è stato Aillin, il folletto di Agosto. E come il mese che rappresenta, è pimpante e allegro, sempre in movimento... tanto che stava per cadere dal girasole su cui si era appollaiato. 


Sia Aillin che il girasole sono in pasta di mais colorata all'origine, fatti interamente a mano. 


Per creare le sfumature sul girasole ho usato un pigmento in polvere, spennellato "a secco" sui petali quando ancora la pasta di mais era umida.


Dimensioni: altezza 6 cm, larghezza 7 cm circa



(non disponibile)
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