Probabilmente
Ottobre è il mio mese preferito. Le giornate si accorciano e, lasciati alle
spalle i giorni di canicola estiva, ci si prepara a vivere i primi freddi che
ancora lontani dall'essere rigidi sono comunque frizzanti ed entrano nella
ossa, con le nebbie che alla mattina presto danno un aspetto un po' surreale
alla campagna che si sveglia.
Verso
la fine del mese - se le temperature sono scese particolarmente - si sente già
nell'aria il profumo della legna che arde nei camini e dai comignoli
s'intravedono uscire le scie di fumo. Tutti segni che l'inverno non tarderà molto
ad arrivare.
I
colori della natura diventano caldi, si ripongono canottiere e maglie a maniche
corte e si cominciano ad indossare le maglie e le camicie a maniche lunghe, con
un pullover sopra e dall'armadio rispuntano fuori anche le sciarpe leggere, per
proteggere la gola dal vento pungente.
Ottobre
è anche il mese di uno degli ortaggi prediletti, qui dalle mie parti, perché
sì, lo ammetto, per noi ferraresi Ottobre fa rima con... zucca!
Quindi,
questo folletto deve essere ferrarese al 100%. Si vede da come ha preso
"possesso" dell'amata cucurbitacea.
Dalla
faccia compiaciuta che ha, mi sa che si è anche già pappato un bel piatto di
cappellacci di zucca al ragù, o un bel risotto di zucca. O forse ha rubato
qualche fetta di zucca fritta dal cartoccio sulla credenza oppure qualche fiore
di zucca fritto in pastella, casomai con l'acciughina dentro... va a
sapere.
Una
cosa è certa, se non sta attento, piccolo e goloso com'è, nel ripieno di un
cappellaccio, prima o poi, ci finisce anche lui. Odhran,
la zucca e il fiore sono fatti interamente a mano, in pasta di mais colorata
all'origine. Per
creare le sfumature sul fiore ho usato un pigmento in polvere, spennellato
"a secco" sui petali quando ancora la pasta di mais era umida.
Dimensioni:
altezza 6 cm, larghezza 9 cm circa.
Per vedere le foto nelle dimensioni originali, cliccate sulle singole foto.
(non
disponibile)
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