venerdì 29 marzo 2013

Maledetta Primavera... (sottotitolo Voglia d'Autunno)

Eh sì, è proprio il caso di dirlo. Avevo esultato troppo presto, alla fine della scorsa settimana, quando parlando col mio gorillino (ehm...il mio compagno mi ricorda un po' un cucciolo di gorilla ^_^' ), mi "vantavo" di essere uscita dall'inverno senza essermi buscata il malanno che ogni anno arriva, tra dicembre e febbraio, puntuale come una cartella delle tasse.
E' vero: dall'inverno sono uscita incolume, in compenso nella primavera ci sono entrata con un bel tuffo carpiato e influenzato, che mi ha messa fuori gioco per gran parte della settimana durante la quale non mi sono fatta mancare niente: febbre alta, placche in gola, laringite, faringite, afonia (quest'ultima con gran gioia di chi mi sta attorno -_-' ).


Inutile dire che in queste condizioni, le mie creazioni hanno subito una battuta d'arresto, ma per non lasciare il mio blogghino troppo tempo sguarnito, mentre ho visto che quasi tutte voi avete postato creazioni inerenti alla Pasqua, io faccio un po' il bastian contrario e pubblico le foto di un lavoro che ho terminato già da un po' di tempo, ma che non avevo ancora pubblicato: un portachiavi da muro dal tema decisamente autunnale.


Per realizzarlo ho usato una targhetta di compensato dello spessore di circa 5 mm. L'ho dipinta sia sul fronte che sul retro con colore acrilico Beige diluito con Bianco Titanio ed ho lasciato asciugare. 
Successivamente ho applicato sul retro il gancio per appendere al muro la targhetta e sul davanti ho applicato i gancetti che servono per reggere i mazzi di chiavi. Sono poi passata alla creazione delle foglie e dei grappoli d'uva, realizzandoli direttamente sulla targhetta. Gli elementi sono in pasta di mais colorata all'origine, fatti interamente a mano. 


Per i grappoli ho usato i colori Verde chiaro e Viola, lasciandoli in tinta piatta, mentre per le foglie ho utilizzato pasta di mais di vari colori (Beige, Mattone, Terra di Siena, Verde militare, Arancio), mescolando i pezzetti tra loro in modo grossolano, in modo da ottenere le sfumature.


Dimensioni: lunghezza 19 cm, altezza 11 cm
(non disponibile)

Già che ci sono, colgo l'occasione per augurare buona Pasqua a tutti voi. Che sia soprattutto serena... che di questi tempi, è già tanto ^_^


Per vedere le foto nelle dimensioni originali, cliccate sulle singole foto.

venerdì 15 marzo 2013

Come creare le tegole di juta

Creare le tegole di juta è un procedimento molto semplice. Si basa sostanzialmente sulla tecnica del calco e il risultato finale è di effetto, per chi ama i materiali poveri. Materiali poveri che però, una volta decorati, assumono tutt'altro valore, per la loro originalità.

Occorrente
Tela di juta grezza
Tegola in terracotta della dimensione desiderata
Foglio di carta da lucido (o in alternativa carta da forno)
Cartoncino con un spessore di circa 3,4 mm, meglio se di colore neutro
Cellophane
Forbici
Spilli o aghi
Colla vinilica
Pennello
Matita
Cacciavite

Procedimento
Step 1: Come prima cosa bisogna assicurarsi che la juta sia pulita, quindi, se non è comprata ma arriva da sacchi vecchi, bisogna lavarla in lavatrice con un programma abbastanza energico. Consiglio di mettere la juta dentro ad una fodera da cuscino, per non riempire il cestello della lavatrice di pelucchi che poi andrebbero ad attaccarsi ai vestiti che si lavano successivamente... e tirarli via vi assicuro che è un'impresa!
Mentre la juta si asciuga prendete il foglio di carta da lucido (o di carta da forno) e appoggiatelo sulla tegola di terracotta. Con una matita ricalcate i bordi della tegola (foto A).


Step 2: Appoggiate la sagoma così ottenuta sulla juta, fermate il foglio con degli spilli e con una forbice ritagliate i contorni (foto B). Con la stessa sagoma appoggiatevi ora sul cartoncino e anche qui ritagliate i contorni, per ottenere la forma trapezoidale tipica delle tegole. Il cartoncino serve per dare sostengo alla juta, specialmente quando si lavora su tegole di medie/grandi dimensioni. Senza di esso, infatti, la sola juta - col peso delle decorazioni successive - tenderebbe ad appiattirsi, perdendo così la forma curva tipica delle tegole. Incollate ora la juta ritagliata sul cartoncino e inumidite il cartoncino sul retro, tamponandolo con una spugna bagnata, così sarà più facile fargli prendere la piega.


Step 3: Ricoprite la tegola di terracotta col cellophane in modo che non si rovini coi passaggi successivi e usatela come "guida", appoggiandovi sopra il pezzo di juta incollata sul cartoncino (foto C).



Step 4: A questo punto spennellate interamente ed abbondantemente con la colla vinilica tutta la superficie della tegola, premendo anche con le dita in modo che la colla penetri bene nella trama (foto D). Lasciate asciugare e ripetete l'operazione il giorno successivo. In questo modo la juta diventa rigida.


Step 5: Staccate delicatamente la tegola di juta dal supporto e aiutandovi con una forbice fate due forellini nella parte superiore, dove passerà il filo per appendere la tegola. Allargateli facendovi passare attraverso un cacciavite, in modo da ottenere dei fori perfettamente tondi. Ora la vostra la tegola di juta è pronta per essere decorata. Può essere lasciata grezza, ma può anche essere dipinta con colori acrilici, secondo i vostri gusti (foto E).


Ecco un esempio di un lavoro fatto su una tegola di juta. Da alcuni lavori precedenti mi erano avanzate delle immagini di paesaggi e tanti pezzi di pasta di mais colorati, che però erano già troppo duri per essere utilizzati per il modelling... il rischio crepe era in agguato -_-'. Erano perfetti, invece, per fiori e foglie e siccome a me piange il cuore quando devo gettare del materiale, ho "riciclato" i pezzi di pasta di mais d'avanzo, per creare una cornice floreale.


Altezza della tegola 21 cm circa
(non disponibile)
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lunedì 11 marzo 2013

L'azienda agricola

Quando ero bambina andavo spesso con mia madre a comprare frutta e verdura direttamente dal contadino. Una "tradizione" che cerco di rispettare tuttora, specialmente in primavera e in estate, quando ci sono i frutti che amo di più come le fragole, le ciliegie e le pesche. Detesto invece i cavolfiori, ma li ho voluti inserire nella "mia" azienda agricola proprio in omaggio a mia madre (che al contrario di me li adora), che insieme ai tanti valori che mi ha trasmesso, mi ha inculcato anche quello del valore del cibo naturale.



Dopo aver trattato la tegola - che è in legno - con cartavetrata e primer, ho applicato la porta e le finestre ricavati da un foglio di carta per découpage. A differenza di altre volte ho incollato le immagini prima di dipingere la tegola perché, avendo usato un colore molto accesso come fondo di pittura, non volevo che dalle parti più chiare che costituiscono i vetri delle finestre trasparisse il colore di fondo.
Una volta che i ritagli si sono asciugati ho dipinto la superficie della tegola con l'acrilico Rosa Scuro diluito con Bianco Titanio.
Negli spazi che rimanevano "liberi" e attorno alle finestre e alla porta ho steso un po' di stucco con una spatola per creare un effetto intonaco e, una volta che si è asciugato, ho picchiettato un po' di colore Rosa Scuro per staccare le parti in rilevo dal fondo, creando così una parvenza di muro invecchiato, stando attenta a non andare sui ritagli per non sporcarli di colore.
Sotto alle finestre ho applicato i davanzali fatti con argilla color terracotta e in alcuni punti della tegola ho attaccato dei piccoli mattoncini e le tegoline fatti anch'essi a mano con l'argilla.
Per la pedana ho usato un cartone telato ovale, che ho prima dipinto con colori acrilici Verde foglia ai lati e Cappuccino al centro, per creare lo spazio del vialetto d'accesso e ho poi ricoperto con argilla bianca, che avevo precedentemente fatto asciugare per circa 48 ore e successivamente frantumata in piccoli pezzi, per ricreare i sassolini del vialetto - lasciati del colore naturale dell'argilla - e la parte di orto sulla sinistra. Per dare l'idea della terra ho dipinto grossolanamente i pezzetti di creta con l'acrilico Testa di Moro. Sulla parte sinistra invece ho sparso dei pezzetti di pasta mais in diverse tonalità di verde, per dare l'idea del prato erboso.
Il tavolino su cui sono appoggiate le verdurine e i frutti è in pasta mais, così come sono in pasta di mais le miniature di frutta e verdura e i vasetti coi fiori sui davanzali. Il tutto fatto a mano. Per finire il lavoro ho applicato qua e là - anche sui mattoncini della tegola - dei ciuffetti di muschio sintetico e la scopa, il rastrello, la recinzione e il cappello di paglia appeso alla porta (prodotti di Stamperia della linea "Accessori per tegole")

Altezza della tegola, base compresa: 31 cm
Dimensioni massime della base: lunghezza 24 cm, larghezza 18 cm
(non disponibile)

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venerdì 8 marzo 2013

Minicake Pig Choco

Circa una settimana fa una mia amica mi ha mandato la foto trovata in internet di una torta spettacolare: in una "tinozza" rivestita di snack Kit Kat, degli allegri maialini galleggiavano immersi in un mare di cioccolata (che dalla foto aveva tutta l'aria di essere Nutella... slurp!). Ad accompagnare la foto, un messaggio "sfida" dell'amica: "Prova a ricreare anche questa, se sei capace"...
Ora, io sono abbastanza carogna quando mi si lanciano sfide e anche se rischio di fare figuracce non mi tiro indietro,  perché preferisco fallire che non provarci affatto (lo so, lo so, maledetto orgoglio!).
Perciò ho accantonato per un po' il lavoro sulla tegola di juta che stavo facendo e mi sono dedicata a "farla pagare" alla sfrontata che mi aveva provocato.
Ecco il risultato...



Per ricreare la tinozza sono ricorsa ad un piccolo "barbatrucco".  Per dare sostengo alla pasta di mais che doveva fungere da piscina, ho preso un tubo di patatine Pringles, ovviamente dopo averlo svuotato accuratamente  - ok, in questo post la pubblicità (mica tanto) occulta si spreca... ho già nominato ben tre marche di goloserie di cui, confesso vado matta ^_^') - e l'ho ritagliato ad una altezza di circa 7 cm dalla base. Poi ho rivestito il cilindro con una sfoglia di pasta di mais (anche il fondo, perché pareva brutto lasciare intravedere la base in alluminio) ed ho rivestito il bordo con dei mezzi cilindri di pasta di mais dello stesso colore che avevo usato per la sfoglia, per dare l'idea degli snack della foto originale.


Una volta che tutto si è asciugato e indurito bene, ho riempito la tinozza-piscina con dei fogli di carta di giornale pressati nella colla vinilica, altrimenti i porcellini, più che galleggiare, sarebbero affogati!
Ottenuta la profondità desiderata ho lasciato asciugare riposare il tutto per circa 24 ore.
Nel frattempo mi sono dedicata alla creazione dei porcellini, o di parte di essi - come i sederini e le zampine, e della granella che avrebbe rivestito il bordo della tinozza. Tutto è in pasta di mais colorata all'origine, fatto interamente a mano.
Prima di posizionare i porcellini, ho versato dentro alla tinozza una "finta Nutella", ottenuta diluendo dentro alla colla vinilica qualche goccia di tempera acrilica color Cioccolato. Sembrava cioccolata vera. Ci è mancato poco che ci infilassi dentro un dito per assaggiarla O_O!

Ho posizionato i porcellini, i sederini e le zampine dentro a questa mare di Nutella ed ho lasciato asciugare il tutto. Come tocco finale ho creato un nastro in pasta di mais e l'ho incollato a metà della tinozza e alla base ho posizionato alcuni fiorellini, anch'essi fatti in pasta di mais colorata all'origine.




Dimensioni: altezza 7,5 cm, diametro 10 cm
(non disponibile)

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martedì 5 marzo 2013

E di stagione in stagione...

Ecco tre quadretti realizzati con un mix tra la tecnica del découpage classico e l'uso della pasta di mais.
Quelli che ho fatto per me li ho tenuti separati e li ho appesi "a scalare" alla parete del corridoio di entrata. Tutti insieme danno un bel tocco di colore alla parete e un gradevole senso di "continuità", suggerendo proprio il susseguirsi naturale delle stagioni.
Volendo si possono anche realizzare su pannelli di compensato, invece che su tavolette con cornice come ho fatto io, per poi unirli insieme all'interno di un'unica cornice e formare così un trittico.


Alcuni particolari del quadretto Primavera


I quadretti sono in MDF. Dopo averli trattati con carta vetrata e primer e atteso che si asciugassero, li ho dipinti sia davanti che dietro con i colori acrilici Rosa pastello per la primavera, Verde acqua per l'Estate e Giallo crema per l'Autunno, usando un pennello spugna per non far vedere le pennellate.
Ho aspettato che si asciugassero e, con la tecnica del découpage classico, ho in incollato su di essi delle immagini paesaggistiche ricavate da fogli in carta di riso.
Una volta che il tutto si è asciugato ho passato sulla superficie una mano di colla vinilica diluita, per impermeabilizzare la carta, di modo che non si rovinasse coi successivi passaggi.


Alcuni particolari del quadretto Estate


Le parti in rilievo (ossia le fronde e i rami degli alberi, i cespugli, i fiori, i covoni di paglia e il tetto della casetta) sono pasta di mais colorata all'origine.
Ho fatto tante palline in pasta di mais, cercando di avvicinarmi il più possibile ai colori del disegno originale e rispettando i colori delle varie stagioni rappresentate. Ho rotto le palline di pasta di mais in piccoli frammenti. Alcuni li ho lasciati a tinta piatti, altri li ho mescolati (ad esempio, il rosa più chiaro con quello più scuro, per ottenere dei frammenti sfumati. Poi, procedendo pezzetto per pezzetto,
ho incollato i frammenti di pasta di mais sulle immagini, partendo dai colori più scuri per poi applicarvi sopra i pezzetti sfumati e infine quelli più chiari per dare un'idea di profondità e tridimensionalità.
Per le fronde degli alberi, i cespugli e i fiori ho lavorato i frammenti di pasta di mais in modo da renderli un po' "paffutelli", mentre per l'erba e la paglia ho realizzato delle striscioline di pasta di mais, che poi applicavo direttamente sulla tavoletta in corrispondenza dell'erba e della paglia presenti nelle immagini, dividendo la strisciolina in tanti piccoli "fili" aiutandomi con la punta di cutter, in modo da assottigliarla.
Una volta che tutti i quadretti sono stati riempiti, ho passato sul tutto un paio di mani di colla vinilica diluita in un po' d'acqua, per impermeabilizzare ulteriormente il lavoro e lucidare i pezzetti di pasta di mais.


Alcuni particolari del quadretto Autunno


Mi sono divertita un sacco nel realizzare questi quadretti, l'unico inconveniente è che di tanto in tanto dovevo fermarmi per dare riposo agli occhi, specialmente se dovevo lavorare la sera, con le luci artificiali e non quella naturale del sole. Con tutte queste sovrapposizioni di colori, ad un certo punto non ci capivo più una cippa :p

Dimensione quadretti: 21 x 21 cm
(non disponibili)

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venerdì 1 marzo 2013

Fiori rosa fiori di pesco

Non so da voi, ma dalle mie parti la primavera sembra essersi presentata con una ventina di giorni in anticipo. Dietro casa mia c'è un campo con degli alberi di pesco già in fiore e guardandoli qualche giorno addietro, mentre portavo a spasso la mia cagnolona Diana (che per inciso, in questo preciso istante, è bella spaparanzata in giardino a godersi i primi tepori stagionali) mi è venuta in mente una delle torte della cake designer Valentina Gigli, e di pensiero in pensiero, è nata questa minicake...
Altezza 10 cm, diametro 9,5 cm circa.





(non disponibile)
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